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Catanzaro: commozione e rabbia ai funerali di Maria Pansini, la capotreno morta nell'incidente di Corigliano Rossano FOTO

Grande commozione ai funerali di Maria Pansini, la capotreno di 61 anni di Catanzaro scomparsa nell’incidente ferroviario di Corigliano Rossano lo scorso 28 novembre, con lo scontro tra un treno e un camion che ha provocato la morte anche del un 24enne di origini marocchine, Said Hannanaoi. Per l’ultimo saluto a Maria Pansini, Mariella per gli amici, Catanzaro, che oggi ha vissuto una giornata di lutto cittadino, ha letteralmente riempito la chiesa del quartiere Giovino dove la capotreno risiedeva: centinaia di persone presenti alle esequie, tantissimi i colleghi ferrovieri in divisa, che al termine della cerimonia hanno poi accompagnato il feretro con un lungo e struggente suono di fischietti. Dolore ma anche rabbia, ai funerali celebrati da don Ivan Rauti, parroco della chiesa di Santa Teresa Gesù Bambino di Catanzaro. Soprattutto il dolore ella figlia di Maria Pansini, Valeria, che con la voce rotta dall’emozione, ha parlato di «una perdita insopportabile», ricordando così la madre: «Hai vissuto la tua vita restando sempre integra, non sarò mai in grado di dirti quanto ti stimassi. Non hai avuto una vita facile ma sei sempre stata allegra e solare, con una gentilezza senza limiti. Sei stata la madre migliore che avessi mai potuto desiderare, il mondo ha perso una donna come nessun’altra». Il dolore dei tanti ferrovieri presenti alle esequie della collega, ormai alle soglie della pensione: «Grazie di cuore per quello che ci hai trasmesso, anche se - ha detto una collega di Maria Pansini - siamo un pò arrabbiati con te per come sei uscita di scena, in questo periodo che avrebbe dovuto essere magico ma invece ora è tragico. Sarà impossibile dimenticare la tua dolcezza». Il dolore ma anche la rabbia, quella di cui si fa portavoce don Ivan Rauti nella sua omelia: «Il rischio in questi casi - ha osservato don Ivan Rauti - è quello di dire parole di circostanza che lasciano il vuoto, e infatti nessuno ha le parole giuste, nessuno ha risposte. C'è voglia di riscatto, perchè Mariella se ne è andata via in un modo assurdo. e se c'è chi si stringe nelle spalle pensando a un ineluttabile destino deve fare i conti con la propria coscienza e con la propria responsabilità, se c'è qualcuno che non ha fatto il proprio dovere, che non ha comunicato per tempo quello che era accaduto al passaggio a livello, sappia che ha la vita macchiata del sangue di Mariella e di Said. Ora abbiamo nel Signore una parola amica mentre accompagniamo Mariella, alla quale auguriamo buon viaggio». Sono parole che risuonano forti nella chiesa di Santa Teresa Gesù Bambino e alimentano la commozione dei tanti amici e conoscenti della capotreno, che riceve anche il referente omaggio delle istituzioni, con i gonfaloni del Comune e della Regione a mezz'asta e con la presenza di diverse autorità istituzionali tra cui il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, il sindaco Fiorita, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

 

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