Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 11 Ottobre 2024

Il naufragio di Steccato di Cutro: arrestato il sesto ed ultimo scafista

Identificato e ad arrestato il sesto ed ultimo scafista del naufragio di Cutro del 26 febbraio scorso. Stamattina personale della Polizia di Stato e della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Crotone ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del capoluogo calabrese, su richiesta della locale procura, a carico di un siriano indiziato, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone e di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento è stato notificato all’indagato nella casa circondariale di Lecce dove risulta detenuto in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Dda di Lecce nell’ambito dell’operazione «Astrolabio» condotta dal Gico della Guardia di finanza di Lecce nel gennaio del 2022. All’identificazione hanno contribuito le testimonianze dei sopravvissuti e il sofisticato sistema di riconoscimento facciale Sari. Il provvedimento è frutto della prosecuzione delle indagini di Polizia e Guardia di finanza tese all’individuazione dei responsabili dell’organizzazione della tragica traversata terminata con l’affondamento del caicco Summer Love e la morte di 94 persone. In particolare, 180 cittadini di varie nazionalità extra Ue erano partiti dalle coste turche a bordo dell’imbarcazione Luxury 2 ma nel corso della navigazione, a causa di un’avaria occorsa nel mare Egeo, il natante era stato sostituito con il caicco Summer Love, giunto in area con a bordo due scafisti turchi, uno fermato subito dopo e l’altro arrestato dalla polizia austriaca in Austria in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’Italia. Effettuato il trasbordo dei migranti, l’imbarcazione proseguiva verso le coste italiane, con la collaborazione di altri quattro scafisti, due di origine pachistana, anch’essi sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, un quinto di origine turca, deceduto nel corso del naufragio, e l’ultimo di origine siriana allontanatosi dal luogo facendo perdere le proprie tracce. Le prove raccolte dalle dichiarazioni dei sopravvissuti, dalle immagini acquisite dai telefoni cellulari e dai dati estrapolati dal Sistema automatico di riconoscimento immagini consolidavano l’ipotesi investigativa della presenza di un sesto scafista di nazionalità siriana, alternatosi alla guida dell’imbarcazione. Proprio l’utilizzo del sistema di tracciamento facciale, previa comparazione con i volti dei soggetti tratti in arresto in Italia successivamente al 26 febbraio 2023 per reati afferenti l’immigrazione clandestina, è stato determinante per identificare il sesto ed ultimo scafista. Dato corroborato dal doppio riconoscimento, effettuato a distanza di mesi, da alcuni migranti sopravvissuti, i quali indicavano il sesto scafista nell’uomo ritratto in una foto e in un cartellino identificativo. Con l’individuazione del sesto ed ultimo scafista gli investigatori ritengono chiuso il cerchio intorno ai responsabili del naufragio del Summer Love.

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