Prolungamento del molo di soprafflutto per 130 metri e rimodellamento dei fondali marini anziché il dragaggio di quest’ultimi. Ecco in cosa consiste il progetto rivisitato per l’allungamento del molo foraneo del Porto vecchio di Crotone che da ieri è stato sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale. L'istanza è stata ripresentata dall'Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica in seguito alla bocciatura, avvenuta nel 2021, del piano originario degli interventi da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Un “no” che ha costretto l’Autorità portuale presieduta da Andrea Agostinelli a rielaborare il quadro delle opere apportando una serie di modifiche. Adesso i soggetti interessati hanno 60 giorni di tempo per fornire osservazioni al dicastero romano di via Cristoforo Colombo in quanto gli interventi, tra le altre cose, ricadranno in un punto distante circa 400 metri dal Sito di ineteresse comunitario. I lavori – del valore di 6.505.209,82 euro e di durata pari a 450 giorni - serviranno a ridurre l'impatto dell’agitazione ondosa del mare che si registra all’interno del bacino del Porto vecchio (ampio 66 mila metri quadrati) ogni volta che si verificano le mareggiate provenienti da sud-est che mettono in pericolo le imbarcazioni da diporto e i pescherecci.
Ma «il progetto prevede - si legge nella relazione tecnica - insieme al prolungamento del molo foraneo anche il rimodellamento dei fondali della imboccatura di ingresso al Porto vecchio, di larghezza pari a 40 metri».
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