Tre condanne all'ergastolo confermate e due pene ridotte. Così ha deciso ieri la Corte d’assise d’appello di Catanzaro al termine del processo di secondo grado a carico di 5 imputati accusati di concorso per l’omicidio di Rocco Castiglione, il 28enne assassinato a colpi di fucile il 31 maggio 2014 mentre era in compagnia del fratello Raffaele, sfuggito alla morte, nell’ambito di una guerra di mafia sorta a Roccabernarda. Secondo l'accusa, ma ora pure per la Corte d'assise d'appello di Catanzaro, Antonio Santo Bagnato (56 anni) sarebbe stato l’ideatore e il mandante dell’agguato, al quale parteciparono Antonio Marrazzo (58), Antonio Cianflone (52), il collaboratore di giustizia Domenico Iaquinta (41) e Michele Marrazzo (39). La sentenza: per Antonio Santo Bagnato, Antonio Cianflone e Antonio Salvatore Marrazzo è stata confermata la pena all’ergastolo; condanne ridotte per Michele Marrazzo, 21 anni e 8 mesi (30 anni in primo grado) e Domenico Iaquinta, 9 anni (12 anni). Gli imputati sono stati difesi, tra gli altri, dagli avvocati Sergio Rotundo, Antonio Lomonaco, Francesco Gambardella, Luca Cianferoni e Francesco Calzone. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro