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Spaccio alle case popolari di Isola Capo Rizzuto, pene pesanti ai cinque pusher

Ieri la sentenza della gup Elisa Marchetto nell’abbreviato dell’inchiesta “Libertà”

Tutti condannati. Nessuno sconto ieri dalla giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, nei confronti dei cinque imputati coinvolti nel procedimento di rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Libertà” che avrebbe fatto luce su una presunta rete di pusher ritenuta responsabile di aver spacciato cocaina, eroina e marijuana vicino all'istituto scolastico comprensivo di Isola Capo Rizzuto, "Karol Wojtyla", ma anche a pochi passi della caserma dei carabinieri e della chiesa. Giuseppe Scuteri è stato condannato a 10 anni e 2 mesi di carcere; Emanuele Filoramo, 7 anni e 10 mesi; Francesco Macrillò, 6 anni e 2 mesi; Giuseppe Rubino, 1 anno; e Francesco Serio, 1 anno e 2 mesi. La gup ha infatti comminato pene che sono state più elevate rispetto a quelle sollecitate dal pubblico ministero al termine della sua requisitoria. Il blitz, venuto alla luce lo scorso 19 giugno con cinque arresti eseguiti dai carabinieri, prende il nome dal quartiere dove l’ipotizzata "gang" avrebbe avuto la sua base logistica per ricevere i “clienti” che accorrevano dalle province di Crotone e Catanzaro a tutte le ore del giorno e della notte per acquistare la droga: la zona delle palazzine popolari compresa tra via Libertà e via Eduardo De Filippo.

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