Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 12 Ottobre 2024

Vertenza Abramo Custom Care, due giorni di sciopero. I sindacati: “Da gennaio 493 lavoratori in cassa integrazione a 0 ore”

Convocare un tavolo urgente sulla vertenza dei lavoratori della Abramo Customer Care esplosa all'improvviso lunedì scorso: è quello che hanno chiesto con una lettera inviata stamani al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ed all'assessore al lavoro Giovanni calabrese, le segreteria regionali Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil Ugl-Telecomunicazioni che, intanto, hanno proclamato uno sciopero per l'intero turno di lavoro per il 20 e 21 dicembre. A seguito della decisione comunicata da Tim di cessare una serie di commesse all'azienda calabrese, da giorno 1 gennaio 2024, ben 493 lavoratori delle sedi di Catanzaro, Montalto Uffugo, Crotone e Palermo saranno posti in cassa integrazione a 0 ore. La Abramo CC, che è in amministrazione straordinaria a seguito della procedura fallimentare che ha portato a mettere all'asta l'azienda, rischia seriamente di chiudere per sempre. "Questa situazione - scrivono i sindacati ad Occhiuto - renderà praticamente impossibile la procedura di vendita dei complessi aziendali e di conseguenza la salvaguardia dei 1.100 lavoratori attualmente occupati. Non può la nostra regione rimanere inoperosa sulla tragedia che si sta consumando, è il momento di prendere in mano la situazione, di fare fronte comune e di salvaguardare l'occupazione in una Regione che, come saprà meglio di noi, ha fame di lavoro onesto e dignitoso e questi lavoratori ne sono un esempio". Stamani, intanto, nel sito della Abramo CC di Crotone tutti i 500 dipendenti, pur entrando regolarmente al lavoro, hanno deciso di incrociare le braccia. La Cassa integrazione a 0 ore a Crotone riguarda 90 lavoratori del reparto consumer ma tutti i dipendenti hanno protestato sia contro la decisione di Tim, che verso l'atteggiamento degli amministratori straordinari chiedendo che la politica nazionale intervenga per salvaguardare i posti di lavoro. Ad ascoltarli è andato il sindaco Vincenzo Voce. "Sono preoccupato - ha detto - è arrivato tutto come un fulmine a ciel sereno e cercheremo di intervenire perché ogni posto di lavoro qui pesa come un macigno. Ho contattato la Prefettura e vedremo nei prossimi giorni cosa decideremo di fare. La difesa dei posti di lavoro è vitale per questa terra".

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