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La brutale aggressione a Soriano e l'infermiere preso a pugni. Due persone denunciate per lesioni

Momenti di tensione ieri sera alla guardia medica di Soriano, dove è stato aggredito un infermiere, e al pronto soccorso di Vibo. Tutto ha avuto inizio alle ore 21,30 quando nella postazione di continuità assistenziale di Soriano si sono presentate cinque persone, in preda all’alcol e una con una ferita alla testa. Avrebbero iniziato ad inveire contro la dottoressa di turno la quale, presa dalla paura, ha chiamato subito il 118, chiedendo aiuto. A quel punto la centrale operativa ha inviato sul posto un’ambulanza ma quando la squadra è arrivata un infermiere sarebbe stato colpito con un pugno al volto. Sono stati così chiamati i carabinieri ma prima che riuscissero ad arrivare sul posto, i cinque si sono messi in macchina e si sono diretti verso il pronto soccorso di Vibo dove anche qui avrebbero iniziato a sbraitare. L’agente della Sicurtransport, in servizio nella postazione, constatata la situazione critica, ha allertato i carabinieri che erano già stati avvisati dai colleghi di Soriano e si sono recati sul posto riportando la calma. Il ferito, un giovane di 24 anni, è stato trasferito a Catanzaro dopo che gli è stato riscontrato un trauma cranico, mentre l’infermiere aggredito, che ha avuto una crisi d’ansia ed è stato medicato. Sulla posizione dei cinque giovani sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri così come sulla versione del 23enne che ha raccontato di essersi procurato le ferite in seguito ad una caduta da una scala. Su questo i quatto giovani sono stati ascoltati in caserma per tutta la notte e per due di loro è scattata la denuncia per lesioni.

Aggressione in guardia medica a Soriano: "Occhiuto, situazione insostenibile"

«L'aggressione ai danni di una dottoressa e di un infermiere della Guardia Medica di Soriano Calabro dimostra un clima sempre più insostenibile nei confronti del personale sanitario in servizio nelle strutture pubbliche». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. «Un tema - aggiunge - che tocca non solo la nostra Regione ma tutto il Paese, come ci dimostrano le notizie di cronaca che abbiamo letto negli ultimi mesi. Nell’augurarci che sull'episodio di Soriano venga fatta piena luce e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, non possiamo - continua - che esprimere una ferma condanna per queste manifestazioni di violenza ingiustificata, ancora più inaccettabili quando, come in questo caso, hanno come vittime professioniste donne impegnate in ambito sanitario. Da parte della Regione Calabria e dell’Asp di Vibo Valentia - conclude - esprimiamo la massima solidarietà alle persone aggredite, saremo loro concretamente vicini, e siamo impegnati a concordare con le altre istituzioni competenti ogni iniziativa utile a tutelare meglio il personale delle strutture sanitarie della Calabria».

L'OPI Vibo Valentia: "Siamo indignati e scoraggiati"

L'OPI di Vibo Valentia, attraverso le parole del suo presidente, Stefano Moscato, alza la voce rispetto all’ennesima aggressione che si è consumata nei confronti di operatori sanitari. “Siamo indignati e nello stesso tempo scoraggiati perché non vediamo una via d’uscita alla risoluzione del problema. È semplicemente vergognoso che non ci sia un minimo di tutela per coloro che svolgono una professione al servizio della salute del cittadino” . L’Ordine delle Professioni infermieristiche, nell’esprimere solidarietà all’infermiere e agli altri operatori sanitari aggrediti, auspica un rapido intervento del Prefetto, a cui chiederà con urgenza un incontro, affinché il problema della violenza contro gli operatori sanitari diventi una priorità istituzionale. L’episodio accaduto a Soriano è solo l’ultimo in ordine di tempo, dopo quelli registrati nel 2023 all’ospedale Jazzolino e al Penitenziario di Vibo Valentia. "Assistiamo quotidianamente ad aggressioni verbali e fisiche , che non possono essere più tollerate". Lo slogan della Giornata Nazionale contro la Violenza agli operatori sanitari #rispettachitiaiuta, deve diventare un monito per tutta la collettività, che deve condannare nella sua totalità queste ignobili azioni, conclude il Presidente Moscato.

Nursind Vibo: "Occorrono soluzioni immediate, aspettiamo atti concreti"

La Segreteria Provinciale del Nursind Vibo Valentia esprime la sua vicinanza e solidarietà ai colleghi di Soriano Calabro ,vittime di violenza , condanna il vile atto che offende la dignità di tutti gli operatori sanitari. Questa violenza gratuita , evidenzia ove c ‘è ne fosse bisogno che gli operatori sanitari di tutti i profili, impegnati a prestare servizio in determinati contesti non solo operano in condizioni difficili ma subiscono continui atti di violenza gratuita. Come Nursind abbiamo più volte sollecitato gli organi preposti a ricercare soluzioni immediate per evitare i continui atti di violenza, più volte abbiamo richiesto una diversa pianificazione e organizzazione dei servizi di emergenza\urgenza, abbiamo più volte sottolineato che il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, il fenomeno delle barelle sono l’anticamera delle aggressioni al personale sanitario. Nulla a nostro avviso è stato fatto in questa direzione, il personale diminuisce sempre di più e ai pochi rimasti vengono chiesti ulteriori carichi di lavoro. Le aggressioni crescono, ma nonostante tutto, grazie all’abnegazione degli infermieri e del personale sanitario tutto, pur in condizioni difficili si continua a lavorare per dare risposte a questo territorio dimenticato da tutti. Adesso aspettiamo atti concreti che mettano in sicurezza chi lavora in prima linea, ma anche nei vari contesti lavorativi dove le aggressioni, fisiche e verbali, non mancano, perché non siamo più disponibili ad accettare le criticità che viviamo nei presidi ospedalieri come routine quotidiana, non vi permetteremo di far passare situazioni diventate oramai insostenibili come una cosa “normale” questo non ve lo permetteremo

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