Parco archeologico a Vibo, cancelli chiusi. L’affidamento dei siti ancora fermo

Anche in questa prima domenica del mese e dell’anno, il museo “Capialbi” sarà aperto gratuitamente ai visitatori, che in questo periodo natalizio ormai al termine non hanno mancato di far tappa all’importante polo culturale della città. Rimangono, invece, ancora chiusi molti dei siti che formano il parco archeologico, off limits da anni, salvo che in rare occasioni. Nemmeno stavolta, dunque, i visitatori possono fruire delle meraviglie storiche che la città vanta: cancelli chiusi al complesso di S. Aloe, all’area del Cofino, alle mura ciclopiche dell’antica Hipponion. Come comunicato dall’assessore alla Cultura, Giusi Fanelli, la Soprintendenza sta conducendo lavori di restauro sui mosaici che caratterizzano il sito S. Aloe; altri lavori sono in corso presso il sito del Cofino. Novità potrebbero esserci nei prossimi giorni.
Quanto all’affidamento della gestione dei siti, nodo principale della questione, nei mesi scorsi vi il Cofino e il complesso di Santa Chiara sono stati dati in gestione alla Pro loco, unica associazione che ha partecipato al secondo avviso di interesse (il primo risale a due anni fa e alcuni affidamenti sono stati revocati) indetto dal Comune di Vibo per i siti ancora da affidare. A tale proposito, l’assessore Fanelli ha spiegato: «È intenzione programmare un percorso di fruibilità dei siti partendo proprio da quelli già accessibili o in via di esserlo a breve, ossia Santa Chiara e Museo Capialbi (già aperti) e Cofino (in cui, come detto, vi sono lavori in corso): si tratta di aree tra loro vicine, che possono essere proposte ai visitatori in uno stesso itinerario».