'Ndrangheta e scarti delle concerie a Firenze, la procura chiede il giudizio per 30. Tra gli imputati esponenti del clan Gallace
La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per 30 tra persone fisiche e aziende, coinvolte nell’inchiesta sul keu, i fanghi tossici di risulta prodotti dagli scarti della concia delle pelli dalle fabbriche di Santa Croce sull'Arno e che secondo gli inquirenti sono stati smaltiti illecitamente in vari luoghi e siti toscani. L’udienza preliminare si aprirà il prossimo 12 aprile davanti al giudice Gianluca Mancuso. Tra gli imputati, esponenti politici, dipendenti pubblici e imprenditori collegati al clan di 'ndrangheta Gallace di Guardavalle (Catanzaro) e sei aziende. Tra gli imputati figurano politici locali, i vertici delle associazioni di conciatori di Santa Croce e del consorzio Aquarno, l’imprenditore di origine calabrese Francesco Lerose, alcune imprese del distretto orafo aretino. Tra le accuse dell’inchiesta, a vario titolo, ci sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, corruzione in materia elettorale e di indebita erogazione di fondi pubblici danni della pubblica amministrazione, falso e impedimento del controllo da parte degli organi amministrativi e giudiziari.