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Assistenza domiciliare in stand-by a Lamezia. “Poca partecipazione dai Comuni”

L’assessora Bambara è intervenuta alla riunione della commissione consiliare. Alcune strutture non sono state ancora accreditate alla Regione. Emessa un’ordinanza di proroga trimestrale per quelle già attive

Focus sull’assistenza domiciliare: questa la pregnante tematica affrontata dalla terza commissione consiliare insieme ai rappresentanti delle strutture che devono accreditarsi con la Regione Calabria.
Ad interloquire con gli operatori del settore l’assessora alle Politiche sociali Teresa Bambara, la dirigente Ida Virginia Bufano, la consigliera Antonietta D’Amico, presidente della commissione.
Vivace e serrato il dibattito tenutosi ieri mattina nella sala “Mons. Luisi” anche alla luce delle critiche mosse all’amministrazione comunale dal consigliere Mimmo Gianturco, vicepresidente della commissione Politiche sociali, il quale, nei giorni scorsi, ha recriminato il fatto che la proroga non sia stata concessa a tutte le strutture e cooperative di assistenza domiciliare; alcune infatti risultano sospese per mancato accreditamento.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessora Bambara che ha ribadito: «Sono state create due commissioni ad hoc ma non abbiamo avuto riscontro da tutti i Comuni; nonostante ciò siamo andati avanti comunque. Il 27 dicembre la Regione Calabria ha organizzato un momento di verifica e confronto, senza voler concedere alcuna proroga». L’esponente della Giunta ha poi riferito che il 28 dicembre il sindaco Mascaro ha emesso l’ordinanza per una proroga trimestrale riguardante le strutture già attive; tre mesi che serviranno anche per completare le procedure di accreditamento ancora in fieri.

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