La storia è nota, è non rappresenta neanche una novità. Perché le aggressioni ai sanitari fanno ormai parte della cronaca. Un’emergenza ordinaria, in Calabria. Quanto accaduto però alla vigilia dell’Epifania a Soriano e Vibo, questa volta non è solo uno spazio in una pagina. E non si tratta della protesta dei medici, né di cartelloni affissi al cancello dello Jazzolino, né del solito refrain delle reazioni del giorno dopo. Perché il diritto alle cure, passa anche dal diritto a lavorare con serenità. E proprio per fare il punto su quanto accaduto alla Guardia medica, sulla violenta aggressione alla dottoressa Farfaglia e all’infermiere – anche sindaco – Crispo, il prefetto Giovanni Paolo Grieco ha convocato per domani una una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Capire cosa sia accaduto – mentre proseguono serrate le indagini dei carabinieri –, ma ancor più quali misure prendere perché non accada più, il punto. Non l’unico faro che si accende, comunque. Perché, come aveva già annunciato, sulla questione il consigliere regionale dem Raffaele Mammoliti invoca un’inversione di rotta, che parta dalla gestione della sanità e dell’Asp, in primis. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro