Inchiesta Easy Land, restituiti beni per 200mila euro all’imprenditore catanzarese Mazza

In relazione alla vicenda processuale insorta su impulso della Procura Europea, sede di Palermo, in seguito alla quale nel maggio scorso erano stati sequestrati beni mobili e immobili, per un valore di circa 200mila euro, appartenenti all'imprenditore Pietro Antonio Mazza - per una presunta serie di truffe e falsi ipotizzati al fine di ottenere indebitamente dalla Unione Europea aiuti alla attività agricola negli anni dal 2020 al 2022 - la Corte di Cassazione, aderendo alle richieste dei difensori avvocati Danilo Iannello e Carlo Petitto, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura Europea avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame di Catanzaro. Con tale ultimo provvedimento il Tribunale del Riesame di Catanzaro lo scorso giugno 2023 - accogliendo integralmente le richieste dei difensori avvocati Danilo Iannello e Carlo Petitto - aveva restituito al dottor Antonio Pietro Mazza tutti i beni che la guardia di Finanza aveva allo stesso sequestrato su ordine del Gip di Catanzaro lo scorso 4 maggio nell’ambito della indagine Easy Land promossa dalla Procura Europea, sede di Palermo. Il definitivo pronunciamento ribadisce la assoluta legittimità del contegno assunto da Pietro Antonio Mazza nella vicenda.