Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 25 Novembre 2024

Abusivismo al Marine Park Village di Crotone: chiesta la prescrizione per gli imputati

Il Marine Park Village di Punta Scifo sul promontorio di Capo Colonna

Nei confronti dei cinque imputati ha chiesto il proscioglimento per intervenuta prescrizione dei reati che gli vengono contestati. Mentre per il Marine Park Village di Punta Scifo ha sollecitato la conferma della confisca disposta nel 2021 dal Tribunale di Crotone in quanto il sequestro dei manufatti nel 2017 ha interrotto i termini di prescrizione dell'illecito di lottizzazione abusiva. Si può riassumere così la requisitoria che ieri il sostituto procuratore generale, Giuseppe Cava, ha esposto davanti alla Corte d'appello di Catanzaro nel corso del processo di secondo grado scaturito dall'inchiesta della Procura di Crotone sulla realizzazione del villaggio abusivo in un'area vincolata di Capocolonna e rimasto incompleto. In primo grado, giudici definirono «illegittima» la costruzione del Marine Park Village in una zona agricola di Punta Scifo dal momento che non ha «alcun collegamento con le esigenze agricole del fondo» sul quale sorge. E poi: «L’insediamento – veniva riportato nelle motivazioni della sentenza del Tribunale di Crotone – non presenta nessun nesso di strumentalità rispetto a qualsivoglia attività o azienda agricola e pertanto risulta essere un vero e proprio villaggio turistico», composto da 79 bungalows, piscina e un ristorante alto 6 metri (incompiuti) e «destinato ad accogliere i turisti». Da qui «l’illegittimità del provvedimento concessorio» per mettere in piedi la struttura in un angolo di Capocolonna dove vigono i vincoli ambientale, archeologico e paesaggistico, che il Comune di Crotone rilasciò ai fratelli Armando e Salvatore Scalise nel 2011, per poi prorogarlo nel 2015 e infine revocarlo quando venne meno il titolo di imprenditore agricolo per Salvatore Scalise. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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