Nuovo capitolo della vertenza che da mesi ormai contrappone il Comune di Badolato e l’Unione dei comuni del Versante ionico, in riferimento alla decisione dell’ente di uscire dall’Unione, per come ufficializzato nell’agosto scorso. Contro la delibera del Consiglio dell’Unione, che ha quantificato in oltre un milione di euro la somma che il Comune di Badolato dovrebbe versare per poter recedere dalle convenzioni per i servizi associati prima della loro scadenza, l’ente, guidato dal sindaco Nicola Parretta, ha presentato un ricorso al Tar. Nel ricorso, il Comune di Badolato, assistito dall’avvocato Alfredo Gualtieri, ha chiesto l’annullamento della delibera, previa sospensione dell’atto dell’Unione. Il Comune di Badolato ha contestato che alla seduta del 20 novembre scorso, nel corso del quale è stata approvata la delibera impugnata, ha assistito il vicesegretario Vincenzo Codispoti il quale «non ha i titoli (neppure di laurea) – si legge nel ricorso – per svolgere tale inderogabile funzione. È innegabile la illegittima posizione del vicesegretario architetto Codispoti che ha svolto le funzioni nella seduta in cui è stata approvata la delibera impugnata la quale, conseguentemente, è irrimediabilmente viziata e va annullata». Nel ricorso, il Comune parla anche di atteggiamento contraddittorio da parte dell’Unione che se da una parte conferma la disponibilità all’uscita immediata dell’ente dall’Unione, dall’altra «ha poi imposto – si legge – improponibili condizioni per rendere effettivamente operativo tale recesso, approvando anche (in via unilaterale ed autonoma) il rendiconto delle somme dovute dal Comune di Badolato quantificate in un milione e 139mila euro per il solo periodo 1.1.2017 – 30.10.2023». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro