In tre occasioni altrettanti commercianti non sarebbero stati sanzionati nonostante la loro licenza per operare al mercato ortofrutticolo e del pesce fosse scaduta. Mentre in un'altra circostanza un esercente sarebbe stato avvisato anzitempo dell'esistenza di un'indagine che avrebbe portato alla verifica dei pagamenti della Tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Si tratta dei presunti omessi controlli scoperti dalla Procura di Crotone con l'inchiesta scaturita dagli accertamenti sulla gestione del mercato ortofrutticolo di via Giacomo Manna e non solo.
Sotto accusa è finito Antonio Carbone, un 57enne assistente capo della Polizia locale di Crotone, che deve rispondere di abuso d'ufficio, omissioni in atti d'ufficio e rivelazione di segreti d'ufficio. Ma nell'ambito dello stesso procedimento figura anche un ipotizzato caso di assenteismo in Municipio che avrebbe visto come protagonista l'ex funzionario del settore Attività produttive: Domenico Falzetta, 69enne di Petilia Policastro, al quale vengono contestati la truffa aggravata e il falso ideologico.
Entrambi sono stati raggiunti dall'avviso di conclusione indagini firmato dal pm Alessandro Rho che ha coordinato l'attività investigativa condotta dalla Guardia di finanza di Crotone. L'inchiesta prese le mosse dai nove avvisi di garanzia che a giugno 2019 vennero notificati nell’ambito delle verifiche sulla conduzione delle aree mercatali di proprietà dell’ente (il Comune è parte offesa).
Da quei controlli vennero fuori gli ipotetici favori che l'agente Carbone - secondo la Procura - avrebbe portato avanti nei confronti di tre esercenti. I quali, ad aprile 2019, avrebbero evitato le sanzioni sebbene la loro autorizzazione per vendere i prodotti sul suolo pubblico non fosse stata rinnovata.
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