Dall'indicazione delle «quote di fondale sulle quali opererà la nave gasiera all’ormeggio» al «monitoraggio periodico delle condizioni di usura delle strutture»; dalla «descrizione dei probabili impatti ambientali» alla precisazione dello «stato della caratterizzazione, analisi di rischio, interventi di messa in sicurezza effettuati sul Sin di Crotone-assano-Cerchiara» con «particolare approfondimento sull’area» dove passerà «la condotta», fino alla «valutazione delle emissioni di gas naturale in atmosfera sia in fase di normale esercizio, sia in casi di emergenza». Sono solo alcuni degli interrogativi sollevati dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica che ha chiesto chiarimenti alla società "Ionio Fuel" di Napoli sul progetto del deposito di Gnl (Gas naturale liquefatto) nella zona industriale di Crotone. Una serie di dubbi e quesiti che il dicastero ha messo nero su bianco lo scorso 17 gennaio nell'ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale alla quale si trova sottoposto il piano per costruire un rigassificatore in città. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro