
Tutti a processo. Ieri, la giudice per le udienze preliminari di Catanzaro, Sara Mazzotta, ha rinviato a giudizio i 27 imputati che hanno optato per il rito ordinario nell’ambito del procedimento nato dall'inchiesta “Ultimo atto” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Per loro il processo inizierà il 19 aprile davanti al Tribunale di Crotone. Mentre altre otto persone saranno giudicate col rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna).
L’operazione, scattata il 16 febbraio 2023 con 31 arresti eseguiti dai carabinieri, mise all’angolo i «veterani liberi» e le «nuove leve» della cosca Farao-Marincola di Cirò che avevano preso in mano la ’ndrina con i capi in carcere. Per Cirò, tra le vecchie conoscenze del clan i pm annoverano Luigi Vasamì come reggente; a Cirò Marina, il referente del clan sarebbe stato Cataldo Cornicello che - per gli inquirenti - dopo l’arresto di Peppe Spagnolo, detto “U banditu”, avrebbe «scalato la gerarchia criminale» così da diventare la personalità «più rappresentativa dell’organizzazione cirotana».
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