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Naufragio di Cutro, l'avvocato Falcone: "La costituzione di parte civile da parte del governo è fuori luogo"

Così il difensore del cittadino turco Gun Ufuk ritenuto uno degli scafisti. "Ufuk è un capro espiatorio di chi doveva intervenire"

Dopo 19 giorni, il mare continua a restituire effetti personali dei migranti e oggetti legati alla tragedia avvenuta il 26 febbraio sulla spiaggia di Steccato di Cutro in Calabria, 16 marzo 2023. ANSA/Francesco Ceraudo

«Ritengo che la morte di quelle persone non sia a causa di una manovra sbagliata o del naufragio perché, se in quel momento ci fosse stata una qualsiasi unità di soccorso, non ci sarebbero stati tutti questi morti. La costituzione di parte civile da parte del governo è fuori luogo perché credo che proprio chi doveva intervenire per l’obbligo morale avrebbe dovuto evitare di chiedere danni per quell'immagine che esso stesso ha leso. Ufuk è un capro espiatorio di chi doveva intervenire».

Lo ha detto l’avvocato Salvatore Falcone, difensore del cittadino turco Gun Ufuk ritenuto uno degli scafisti della Summer love naufragata a Steccato di Cutro. Una arringa dal carattere politico quella dell’avvocato che ha chiesto di integrare agli atti il documento del novembre scorso con cui Frontex ha ricostruito l’incidente, sostenendo che i due funzionari italiani presenti nella sede dell’agenzia non avevano considerato la segnalazione dell’imbarcazione. Falcone ha sostenuto che non può configurarsi il delitto di favoreggiamento all’immigrazione clandestina perché «le persone a bordo del caicco naufragato arrivavano da Paesi dove ci sono dei regimi come l’Iran e l’Afganistan. Esisteva un’alternativa concreta messa in atto da comunità internazionale o dal governo per scappare in modo legale da quelle situazioni? No, perché non ci sono corridoi umanitari, nè è possibile beneficiare di un visto presso le ambasciate europee. Unico modo è scappare. Sarebbe troppo comodo liberare la responsabilità di chi avrebbe la possibilità di intervenire su questo aspetto sacrificando Ufuk come capro espiatorio». L’avvocato si è rimesso alle determinazioni del giudice per quanto riguarda il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, ed ha chiesto l’assoluzione di Ufuk dal reato di naufragio colposo e morte come conseguenza di altro reato perché "non ha dato alcun apporto al naufragio ed i testimoni dicono tutti che Ufuk non ha mai guidato la barca».

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