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Crotone, ritardi nei lavori in via Tellini: pene definitive per danno erariale

Due ex assessori condannati a versare 103mila euro ciascuno al Comune

La Cassazione ha scritto la parola fine sul procedimento per un danno erariale subito dal Comune nel 2014 per la tardiva riqualificazione di via Generale Tellini.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso di due ex assessori comunali (Cesare Spanò che aveva la delega alle attività economiche e produttive e Antonella Rizzo titolare all’epoca dei lavori pubblici), contro la sentenza della sezione d'appello della Corte dei conti che, il 19 dicembre 2022, aveva condannato entrambi a versare 103.500 euro ciascuno all'ente.
Ma Spanò e Rizzo non erano stati gli unici a soccombere. Perché i giudici contabili di secondo grado avevano ritenuto responsabili di danno erariale anche altre tre persone: l’allora sindaco, Peppino Vallone, condannato a pagare 144.900 euro; l’ex dirigente del Municipio, Sabino Domenico Vetta, in qualità di Rup del progetto, per 248.400 euro; e l’ex direttore dei lavori, Giuseppe Scarriglia, per 227.700 euro.
La vicenda è scaturita dal lodo arbitrale che il 16 luglio 2014 impose al Municipio di risarcire con 1.380.000 euro la società “Chisari” di Isola Capo Rizzuto per non averla messa in condizione di terminare l'appalto (i lavori vennero ultimati nel 2016 con un’ulteriore spesa per il Palazzo di piazza della Resistenza). Da qui l'avvio del procedimento per responsabilità erariale che ha portato la Corte dei conti in sede d’appello ad accertare un danno per il Comune pari a 828.000 euro.

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