Non solo il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Anche l'Istituto superiore di sanità ha espresso qualche dubbio sul progetto della società "Ionio Fuel" che vuole realizzare un deposito di Gnl (Gas naturale liquefatto) nella zona industriale di Crotone. L'Iss ha infatti chiesto all'impresa con sede a Napoli di fornire dei chiarimenti sul documento di Valutazione di impatto sanitario in merito alle ricadute sulla salute che potrebbe avere l'impianto una volta che verrà costruito. Interrogativi che l'ente del ministero della Salute ha messo nero su bianco, lo scorso 15 febbraio, nell'ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale alla quale si trova sottoposto il piano per mettere in piedi il rigassificatore. L'azienda partenopea, com'è noto, è intenzionata a creare un deposito (della capacità di 22.068 metri cubi) a nord della città così da collegarlo ad un terminale in mare per consentire alle navi metanifere di attraccare e scaricare il gas naturale liquefatto nei 18 serbatoi di stoccaggio da 1.226 metri cubi. Dopodiché, sono previste le operazioni di pompaggio e rigassificazione di una parte del Gnl stoccato e la realizzazione di una stazione per il filtraggio, la misura e l’odorizzazione del gas naturale. E in tale contesto, si inseriscono i solleciti che l'Iss ha avanzato alla "Ionio Fuel" di approfondire il documento di Valutazione di impatto sanitario «al fine di poter esprimere – si legge nella nota – un parere compiuto sui potenziali impatti sulla salute determinati dal progetto». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro