Assolti da un’accusa «perché il fatto non sussiste» e prosciolti da altre contestazioni per intervenuta prescrizione dei reati. Così ieri il Tribunale di Crotone ha scagionato l'assessore al Bilancio del Comune, Antonio Scandale, e altri due imputati, il commercialista Giovanni Carnè e l’imprenditore Guerino Buscema, finiti a processo in seguito al loro coinvolgimento nell'inchiesta della Procura di Crotone sulla gestione della società “Limelight 2".
La vicenda che avevava messo nei guai Scandale (per fatti riferiti a quando non era un pubblico amministratore) è scaturita dalla denuncia presentata a luglio 2018 da uno dei soci della “Limelight 2”, della quale l’assessore sarebbe stato «amministratore di diritto», mentre Carnè e Buscema risultavano essere «amministratori di fatto». Sotto la lente della Guardia di Finanza che ha condotto le indagini, sono finiti due movimenti finanziari che in prima battuta erano stati ritenuti sospetti.
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