Si è concluso con due assoluzioni e una pena rideterminata il processo d’appello, scaturito dall’operazione Cashback, condotta dai carabinieri di Sellia Marina, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, e scattata nel febbraio 2022, che portò all’arresto di cinque persone, accusate di usura, aggravate dalla modalità mafiosa.
I principali imputati del processo Carmine Bianco e Salvatore Bianco erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 9 e 4 anni, mentre era stato assolto Santino Tropea. I giudici di secondo grado hanno assolto Salvatore Bianco, hanno confermato l’assoluzione di Tropea e hanno ridotto a 7 anni e 2 mesi la pena che era stata inflitta nel processo di primo grado a Carmine Bianco.
Tutti e tre avevano scelto il rito abbreviato, mentre gli altri due indagati Saverio e Salvatore Capicchiano hanno optato per il rito ordinario. L’indagine, che oggi ha portato alla conferma della condanna a carico di Carmine Bianco, era nata dalla denuncia di un piccolo imprenditore, vittima di usura, il quale riferì di aver ricevuto un prestito, sul quale avrebbe dovuto pagare un tasso di interesse mensile pari al 13,75%.
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