L’avvio di nuove demolizioni tra le case sequestrate a Caminia era nell’aria. Il sindaco Mario Gentile non aveva voluto commentare le indiscrezioni, ma ora con la pubblicazione della delibera di giunta in cui si approva la perizia di stima dei costi per la demolizione di uno dei fabbricati abusivi, indirettamente fornisce le prime risposte.
Finora l’amministrazione comunale si era dimostrata vicina agli occupanti di Stalettì, in una vicenda che aveva acuito lo scontro tra l’attuale maggioranza e quella del sindaco uscente Alfonso Mercurio. Sembra però esserci una prima presa di posizione in merito, che non sembra discostarsi troppo da quella dei predecessori dell’attuale sindaco. Per quanto emerso nell’ultima riunione dell’esecutivo, in cui risultava assente l’assessore Francesco Pellegrino, il sindaco e il suo vice Luciano Roberto siglano il mandato al responsabile dell’area tecnica per portare avanti nuove demolizioni investendo fondi comunali, in attesa di rivalersi sul proprietario inadempiente.
Il ripristino dello stato dei luoghi interesserà solo una delle oltre 60 villette sequestrate sulla linea costiera e avrà dei costi già troppo alti per le casse comunali stalettesi che portano il sindaco a valutare anche l’accesso a un prestito per ottenere i 41.270 euro utili per realizzare la demolizione del manufatto di circa 160 metri quadri, autorizzando il responsabile dell’ufficio tecnico al recupero delle somme spese e del costi interni sostenuti per la procedura.
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