'Scolacium', a Catanzaro sotto controllo anche la caccia ai cinghiali: “Torna qui e ti ammazzo”. Minacciato anche un sindaco
Volevano avere il controllo su tutto e su tutti. L’operazione «Scolacium» ha messo in luce la capacità espansiva di due organizzazioni di 'ndrangheta che si contendevano il predominio in una vasta area a pochi chilometri di Catanzaro. Coinvolti 22 indagati (19 in carcere e 3 ai domiciliari) e messo in luce anche la capacità di cooptare anche i più giovani. Nuove leve disposte a tutto, «con la piena consapevolezza - hanno rimarcato gli investigatori - anche dei rischi di una vita criminale così intensa, come quello di morire»: uno degli indagati - emerge da un’intercettazione - avrebbe confidato di «aver portato con sé sempre una pistola fino ai 17 anni». La cifra delle due consorterie era la spavalderia, saldata da una violenza che non conosceva ostacoli: gli inquirenti infatti hanno accertato anche l’aggressione al sindaco di uno dei Comuni epicentro del dominio delle organizzazioni, danneggiamenti, incendi, minacce, persino a chi andava a caccia di cinghiali dalle loro parti. «Se vieni qui un’altra volta ti ammazzo», dice uno degli indagati a un cacciatore, a conferma di un «assoluto controllo» del territorio attuato dalle due cosche.