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Naufragio di Cutro, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha visitato le tombe dei migranti morti un anno fa

Il ministro ha visitato il sito dove domenica il Comune di Crotone inaugurerà il giardino che ricorda le 94 vittime della tragedia. Piantedosi si è poi recato al cimitero per visitare la tomba del piccolo Ali. Occhiuto: "importante la vicinanza del governo"

Una visita privata, rapida e riservata quella che ha compiuto stamattina a Crotone e Cutro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Accompagnato dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dai sindaci di Crotone e Cutro, Vincenzo Voce e Antonio Ceraso e dalla prefetta di Crotone Franca Ferraro, il titolare del Viminale che tante polemiche aveva suscitato lo scorso anno per la sua frase infelice, pronunciata in prefettura a Crotone subito dopo il naufragio, ha dapprima visitato il sito dove domenica il Comune di Crotone inaugurerà il giardino che ricorda le 94 vittime della tragedia del mare.

Piantedosi si è poi recato al cimitero di Crotone per visitare la tomba del piccolo Ali ed infine a Cutro dove il Comune ha realizzato in un'area del locale camposanto uno spazio di sepoltura secondo il rito islamico e dove sono seppellite otto salme (delle quali cinque senza nome), di altrettanti profughi morti nel naufragio del Summer Love del 26 febbraio del 2023.

Occhiuto, grazie a Piantedosi per la visita, importante la vicinanza del governo

“Ringrazio il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per la visita che ha voluto fare questa mattina a Crotone, a Cutro e a Steccato di Cutro per ricordare le vittime del drammatico naufragio di un anno fa.
È importante sentire la vicinanza del governo - che ha sempre dimostrato grande sensibilità in seguito a questa drammatica vicenda - proprio nelle ore che precedono le numerose commemorazioni che ci saranno nei prossimi giorni in Calabria per non dimenticare quel 26 febbraio e per manifestare con rinnovata forza la sincera solidarietà della nostra comunità regionale ai parenti dei deceduti e ai sopravvissuti”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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