Era accusato di aver maltrattato la moglie anche davanti ai propri figli minorenni. Ma il Tribunale di Crotone l'ha assolto «perché il fatto non sussiste». Così è terminato ieri il processo di primo grado a carico di un 57enne di Cutro che doveva rispondere di maltrattamenti contro familiari aggravati e tentata estorsione. La vicenda risale al 2018, quando la donna denunciò le presunte vessazioni che per diverso tempo avrebbe subìto da parte del marito. All'uomo, infatti, venivano contestati una serie di condotte deprecabili che - secondo la Procura di Crotone - avrebbe messo in atto nei confronti della consorte: dalle minacce alla violenza fisica al punto di provocarle lesioni fisiche, dalla rottura del suo telefono cellullare all'intimazione di andare via di casa, fino ad arrivare a proibirle di usare la macchina se non dietro il pagamento di 400 euro per riaverla. Una serie di addebiti che avevano spinto il pubblico ministero a chiedere una condanna di 2 anni e 4 mesi di carcere per il 57enne al termine della requisitoria. Ma il difensore dell'imputato, l'avvocato Salvatore Rossi, nel corso della discussione, ha smontato punto per punto le accuse mosse al suo assistito. E il giudice,Giuseppe Collazzo, accogliendo la tesi difensiva, ha scagionato l'uomo da ogni contestazione.
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