«Confermare le condanne del primo grado di giudizio». Lo ha sollecitato ieri mattina il sostituto procuratore generale che ha chiesto alla Corte d'appello di Catanzaro di ribadire le stesse pene che vennero inflitte col rito ordinario dal Tribunale di Crotone, l'11 maggio 2023, nei confronti degli otto imputati coinvolti nell'inchiesta "Eleo" coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Con l'operazione scattata il 15 gennaio 2021 con 12 fermi eseguiti dai carabinieri, i magistrati si dissero convinti di aver disarticolato la cosca di Petilia Policastro, attiva anche a Cotronei, che s'era riorganizzata dopo gli arresti e le condanne degli anni passati. Queste le richieste di condanna proposte dal sostituto procuratore generale: per Domenico Bruno chiesti 12 anni di carcere; Massimo Cosco, 12 anni; Giuseppe Garofalo, 13 anni e 10 mesi; Alessandro Gelfo, 6 anni; Antonio Gelfo, 6 anni e 4 mesi; Pierluigi Ierardi, 12 anni e 6 mesi; Ivano Mirabelli, 4 anni; e Oreste Vona, 13 anni e 8 mesi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro