Anche Ernesto Grande Aracri, 54 anni di Cutro, è stato assolto dall'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo ‘ndranghetistico per una vicenda accaduta a Potenza nel 2015 ai danni della società Salvaguardia ambientale Spa di Crotone della famiglia Vrenna. Così ha deciso ieri il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Potenza che, accogliendo la richiesta del difensore di Grande Aracri, l'avvocato Luigi Colacino, ha scagionato l'imputato che è il fratello del boss di Cutro, Nicolino Grande Aracri. Un anno fa, invece, era stato assolto dalla stessa contestazione di reato Salvatore Francesco Romano, 36enne di Cutro, genero di Ernesto Grande Aracri. Quest'ultimo era finito al centro del procedimento di rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Lucania felix” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza scattata a novembre 2021 con l’esecuzione di 28 misure cautelati a carico di esponenti e fiancheggiatori del clan Stefanutti-Martorano, capace di intrecciare dei legami pure con il clan di Cutro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro