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Scontri dopo Cosenza-Catanzaro, verso nuovi arresti

Al vaglio la posizione di almeno altri dieci tifosi coinvolti. Gli inquirenti stanno anche verificando il ruolo di alcuni sostenitori silani

Le indagini continuano. La polizia sta visionando tutto il materiale filmato dagli impianti di videosorveglianza collocati nello stadio “Marulla” e nelle aree in cui si sono verificati gli incidenti più gravi dopo il derby vinto dal Catanzaro contro il Cosenza per 2-0.
Alle otto persone poste agli arresti domiciliari (con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, lesione aggravata, danneggiamento, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, porto d’armi o oggetti atti ad offendere in luogo pubblico) potrebbero aggiungersi nelle prossime ore almeno altri dieci tifosi coinvolti negli episodi che hanno suscitato scalpore nel mondo sportivo e non solo. Le verifiche sono state affidate dal questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, agli investigatori della Digos che lavorano gomito a gomito con i colleghi dell’omonimo reparto del capoluogo di regione.
Attraverso la visione delle immagini girate dalle telecamere (anche private) situate nelle zone oggetto degli accertamenti investigativi si sta cercando di isolare il volto e le condotte dei singoli supporter finiti nel vortice dell’inchiesta. Inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica bruzia guidata da Mario Spagnuolo. E le piste seguite dai poliziotti tendono a verificare anche la presenza di tifosi rossoblù. Secondo una ancora sommaria ricostruzione, infatti, sembrerebbe che alcuni mezzi con a bordo i sostenitori del Catanzaro sarebbero stati fatti oggetto di oggetti contundenti. L’assalto avrebbe determinato la reazione furente dei giallorossi.
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