Oltre la metà dei 543 ettari dei terreni e della falda che fanno parte del Sito d'interesse nazionale di Crotone non sono stati mai analizzati. Mentre i terreni contaminati si estendono per 37 ettari e la falda inquinata per 33 ettari.
Sono le rilevazioni del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sullo stato delle procedure di bonifica del Sin con i dati aggiornati allo scorso 31 dicembre. Per i suoli da risanare, secondo la Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del Mase i progetti di bonifica approvati interessano 147 ettari di terreni. Tra questi figurano la messa in sicurezza delle aree a nord di Crotone dove in passato sorgevano gli stabilimenti ex Agricoltura, ex Pertusola ed ex Fosfotec, oltre alla rimozione dei rifiuti dalle due discariche a mare ex Fosfotec ed ex Pertusola. Poi, sempre in merito ai suoli, ci sono ulteriori 26 ettari per i quali è stato predisposto un piano di caratterizzazione (per accertare il tipo di inquinamento in atto) che è stato approvato e mai ultimato. Il report del dicastero indica 37 ettari ritenuti contaminati dal momento che presentano un livello di rischio alto da richiedere interventi di bonifica e di messa in sicurezza; altri 30 ettari potenzialmente contaminati perché vi sono sostanze inquinanti in una soglia tale da giustificare la predisposizione di un piano di caratterizzazione; e infine 65 ettari non contaminati.
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