«Io non dico, porto fatti» è il motto del generale Battistini, commissario Asp di Catanzaro (e di Vibo) che finalmente è stato ascoltato dalla III commissione consiliare, alla presenza anche del sindaco, del vicesindaco (che è anche assessore alla salute), nonché del direttore sanitario lametino Antonio Gallucci. Com’era prevedibile, in effetti, il lungo elenco di azioni e attività presentato da Battistini e che hanno interessato l’ospedale lametino dalla sua gestione, per quanto possa essere inoppugnabile, non pare aver chiarito comunque le numerose criticità che consiglieri e associazioni hanno raccolto nelle ultime settimane.
Intanto, l’argomento caldissimo del DCA, che mentre veniva discusso era già stato aggiornato nella notte nel decreto 78 – e per il quale il commissario ad acta Occhiuto ha tenuto una informativa in consiglio regionale – per Battistini «siamo fiduciosi che Occhiuto porti il risultato migliore per la Calabria, se andiamo a leggere la parte descrittiva, che io e Gallucci abbiamo strappato con le unghie e con i denti, all’ospedale di Lamezia viene riconosciuta una posizione baricentrica e strategica, con utenza anche interregionale, sono convinto che sia la struttura dalle potenzialità maggiori di tutta la Regione». E tuttavia sulle discrasie tra parte descrittiva e tabella allegata – che nella versione aggiornata abbasserebbe ulteriormente le Strutture lametine da 22 a 19 – nessuno sbilanciamento.
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