Sarà processato dalla Corte d'Assise di Catanzaro e non dal gup in abbreviato, il 69enne di Isola Capo Rizzuto Mario Esposito, accusato di aver ucciso Giovanni Vatalaro, il commerciante di 27 anni freddato il 23 febbraio 1991 a Crotone in un regolamento di conti tra le 'ndrine della provincia. Così ha deciso ieri il giudice per le udienze preliminari di Catanzaro che ha rigettato la richiesta della difesa di far giudicare l'imputato col rito alternativo (che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna) in seguito al giudizio immediato ottenuto dalla Dda di Catanzaro. Per Esposito il dibattimento inizierà il 23 maggio davanti al collegio composto da togati e giudici popolari. Il 6 ottobre 2023, Esposito venne raggiunto in cella - in quanto detenuto per l'inchiesta "Krimata" - da una misura cautelare carceraria per l’omicidio di Vatalaro. Per il pm Pasquale Mandolfino che ha coordinato le indagini sul "cold case" di 33 anni fa, sarebbe stato Esposito a uccidere il 27enne, assassinato mentre si trovava in auto con la moglie e stava transitando lungo il rione Fondo Gesù. In quel momento la vettura della vittima venne affiancata da un altro mezzo sul quale si trovavano due persone, che per gli inquirenti sarebbero stato il presunto killer Esposito e l'ipotizzato complice Francesco Papaleo (ucciso il 16 aprile del 1994 in un agguato di mafia). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro