Sono 30 i dipendenti dell’Azienda sanitaria provincia di Catanzaro che stanno svolgendo un lavoro diverso da quello previsto per l’assunzione, che fa salire il dato regionale a 99, quando ancora mancano i dati di importanti Aziende sanitarie. Sono 347 i dipendenti in possesso di inidoneità certificata o con prescrizioni limitanti. Il dato regionale sale così a 1.119 per un totale di 1.218 dipendenti del Sistema sanitario regionale interessati da questo fenomeno. A rivelare le ultime cifre è sempre il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Davide Tavernise, che da tempo ha ingaggiato una lotta contro gli “imboscati” nel settore. «Per i medici dell’Asp di Catanzaro - spiega Tavernise - le limitazioni più frequenti riguardano la non disponibilità ai turni notturni, alla reperibilità, alle attività di emergenza/urgenza, per gli infermieri e gli Oss la non disponibilità alla movimentazione dei carichi, ai turni notturni anche loro e alle attività di corsia. Le attività di ricognizione del personale sanitario ordinata dal commissario Straordinari, generale Antonio Battistini, che ringrazio per aver riscontrato con puntualità alla mia richiesta, sono state avviate solo dopo questo nuovo accesso agli atti, che ho riproposto in quanto è stato nominato nel 2023 il difensore civico, Ubaldo Comite, non presente ai tempi del mio primo accesso agli atti. Il Difensore Civico ha anche potere sostitutivo nei confronti di enti locali e può nominare un commissario ad acta per le Aziende sanitarie che non risponderanno alla mia richiesta». Potete leggere l'articolo completo nell'edizione cartacea