Rodolfo Ruperti è tornato a Vibo. Da questa mattina si è insediato ufficialmente alla guida della Questura. Nato a Crotone nel 1965 per Ruperti si tratta di un ritorno a Vibo: nel capoluogo di provincia torna a distanza di 17 anni dopo essere arrivato nel lontano 1994 nel ruolo di vice commissario.
Ruperti conosce particolarmente bene il territorio di Vibo e provincia essendo stato in passato a capo della Squadra Mobile e poi successivamente a Catanzaro e a Palermo (nel capoluogo siciliano ha lavorato per oltre sei anni, prima di andare a ricoprire il ruolo di vice questore vicario a Pisa)
Ruperti ha diretto operazioni importanti nel contrasto alla 'ndrangheta vibonese: le inchieste Dinasty - Affari di famiglia del 2003, Dinasty 2 do ut des del 2006, Odissea del 2006, Nuova Alba del 2007.
“Un ritorno inaspettato, ma sono felice di essere qui. Torno con forti emozioni perché ci sono arrivato da giovanissimo vicecommissario e a Vibo mi sono formato nelle mie esperienze di polizia, soprattutto giudiziaria. Torno in un contesto vivace, basti pensare che 30 anni fa c’erano solo due pizzerie, mentre oggi a Vibo c’è anche una certa movida e ciò non deve rappresentare un fattore negativo. L’obiettivo? Sicuramente aggredire la criminalità organizzata che a volte è più nascosta, ma soprattutto dare sicurezza ai cittadini attraverso anche l’individuazione e l’intercettazione di tutte queste problematiche che possono arrivare da devianza minorile o piccole forme di criminalità. Sarà fondamentale il lavoro di squadra e parlo non solo per la Questura che rappresento e di cui sono titolare delle cose buone e meno buone che potremo fare, ma sicuramente il lavoro di squadra va condiviso con l’attività prefettizia, con l’autorità giudiziaria ed è un lavoro di squadra che coinvolge le altre forze dell’ordine e tutte quelle istituzioni che in qualche modo fanno parte e rappresentano questa provincia”.
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