“Le imminenti novità per l’AOU Dulbecco. Atto aziendale e assunzioni”. Dalle varie interlocuzioni e confronti con il Commissario dell’A.O.U. “Dulbecco”, Simona Carbone, sono emerse importanti novità anche sul piano assunzionale, tra cui l’imminente pubblicazione del bando di concorso per l’assunzione di n. 80 infermieri a tempo indeterminato. Dipoi il personale infermieristico (perloppiù in scadenza a luglio 2024) assunto con contratto a tempo determinato sarà prorogato sin quando non verrà assunto nuovo personale con contratto a tempo indeterminato. E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Antonello Talerico. Nei prossimi giorni l’AOU Dulbecco, procederà - attingendo alla graduatoria di Cosenza - all’assunzione di numero cinque infermieri pediatrici - sottolinea Talerico - che verranno destinati alla SOC di Terapia intensiva e patologia neonatale presso la struttura dell’Ospedale Pugliese, al fine di consentire una regolarità dei turni e dei servizi fino ad oggi garantiti grazie all’impegno costante di medici, infermieri e oss che hanno dimostrato senso di appartenenza all’Azienda e rispetto per l’utenza. Per quanto attiene alle assunzione degli OSS a tempo indeterminato, altra importante novità e con scelta certamente lungimirante tutte le Aziende sanitarie calabresi cercheranno ai fini assunzionali di utilizzare il criterio della vicinanza tra il luogo di residenza del lavoratore ed il luogo del lavoro, attingendo sempre alla graduatoria di Cosenza, che verrà integralmente esaurita. Per quanto attiene alla graduatoria Oss (di cui all’avviso epoca covid del Mater Domini), questi operatori non potranno essere stabilizzati (trattandosi di selezione senza alcun bando di concorso) e potranno essere al pù “chiamati” solo in caso di necessità di sostituzione occasionale/periodica di personale già assunto (assenza per gravidanza, etc…). Sul fronte dei medici, l’AOU Dulbecco sarà costretta – in ragione della carenza di personale - ad attingere alla categoria dei c.d. medici “gettonisti” in attesa di poter assumere medici che volontariamente decideranno di partecipare ai bandi di concorso. Di poi, poche ore fa il tavolo Dm 70, composto dai rappresentanti tecnici dei Ministeri dell’Economia e delle finanze e della Salute, ha approvato la rete ospedaliera della nostra Regione, dunque la nuova rete ospedaliera è pronta ad entrare nella fase operativa. L’approvazione della rete ospedaliera (con le varie prescrizioni) era condizione necessaria per consentire anche all’AOU Dulbecco di adottare l’atto aziendale, che certamente non poteva essere adottato con le incertezze legate ai termini ed alle condizioni della rete ospedaliera che era ancora appesa alle scelte ministeriali. Pertanto, anche il processo di integrazione tra Pugliese-Ciaccio ed il Policlinico Universitario non poteva entrare nella fase esecutiva, risultando con ciò incomprensibili le osservazioni di taluni gruppi politici o sindacali che in questi giorni avevano “contestato” al management dell’AOU Dulbecco presunti ritardi nel processo di integrazione aziendale, a dimostrazione non solo della scarsa conoscenza delle dinamiche della politica sanitaria da parte di taluni, ma anche delle solite strumentalizzazioni che spesso celano interessi di parte o personali o peggio ancora elettorali. Ciò detto resta anche la valutazione delle prescrizioni che i ministeri hanno imposto alla Dulbecco e segnatamente nella parte in cui è detto che : “In merito agli esuberi delle UU.OO.CC. (ndr: Strutture complesse) l’AOU Dulbecco dovrà adottare una programmazione finalizzata alla disattivazione delle UU.OO.CC. anche tenendo conto della scadenza dell’incarico ovvero del raggiungimento del pensionamento in corso di incarico del titolare”. Rispetto ai criteri individuati come prescrizione per procedere alla riduzione delle UU.OO.CC. l’inciso “anche tenendo conto della scadenza dell’incarico ovvero del raggiungimento del pensionamento in corso di incarico del titolare”, in assenza di una precisazione che richiami anche i criteri della produttività, appropriatezza delle attività e cure, del bacino d’utenza e trattamenti in emergenza/urgenza e di alta specialità offerti, lasciano presagire una riduzione delle UU.OO.CC. della Dulbecco lasciata alla casualità di eventi (scadenza di contratto, pensionamento, morte) legati ai singoli soggetti coinvolti e, non già al merito ricavabile da eventi oggettivi come sopradetto. Con il rischio che possano essere “eliminati” direttori/primari che hanno garantito sino ad oggi un livello ed una qualità delle prestazioni sanitarie secondo standard di efficienza e appropriatezza che non sono state garantite da chi rischia in virtù di criteri dettati dalla sorte (e non dagli standard di qualità) di diventare il direttore (c.d. primario) della U.O.C.. A parte ciò è stato richiesto: - l’inoltro annuale di una tabella al fine di consentire la verifica ministeriale della riduzione/situazione delle UU.OO. e dei pp.ll.; - La riduzione del numero di posti letto (ppll) di Terapia intensiva ai 280 previsti dal DL 34; - Di non generare ulteriori UU.OO.CC. nella gradazione dei 673 posti letto attualmente privi di afferenza; - Di inviare i singoli atti aziendali e la relazione da parte della Regione ove si attesti la gradazione e l’afferenza dei citati posti letto, con tabella di aggiornamento da compilarsi per monitorare tale gradazione annuale; - Per la rete dell’emergenza cardiologica la definitiva chiusura della struttura di emodinamica della CdC Sant’anna, l’accorpamento delle due linee di attività della Dulbecco e deliminazione della previsione di attività di emodinamica laddove attualmente programmate strutture di elettrofisiologia (vds. pag. 61 del DCA 78/2024), tranne che per il Presidio Ospedaliero di Locri. In tale quadro si apre una stagione molto importante per la sanità del capoluogo e per l’intera Regione, dove la politica dovrà cercare di supportare il management aziendale, evitando di attivare pressioni o strumenti di condizionamento o peggio ancora di attivare ingerenze nel processo di integrazione tra Pugliese-Ciaccio e Policlinico, con l’unico obiettivo per taluni di gestire bacini elettorali, anziché impegnarsi per una sanità governata da medici competenti in grado di ridurre i viaggi della speranza.