«Non dobbiamo convincere Eni a fare la bonifica, ma Eni ha il dovere di farla», sono le parole di Giovanni Aramini, uno dei dirigenti della Regione del settore Ambiente, che è intervenuto ieri sera all’assemblea pubblica organizzata da Legambiente sul tema della bonifica degli ex siti industriali e che si è tenuta nella sede della Lega Navale. L’incontro è stato organizzato da Legambiente Crotone e dalla presidente del circolo cittadino Rosaria Vazzano, e ha visto la partecipazione del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, del Commissario Straordinario per la bonifica del Sin Emilio Errigo, di Aramini appunto e di Elisa Scocchera dell’ufficio scientifico di Legambiente nazionale. Tutti i relatori nei loro interventi, hanno ribadito due questioni importanti: la prima è che la bonifica si deve fare, la seconda è che non più tollerabile questa perdita di tempo di cui, secondo il sindaco Voce, è Eni Rewind l’unica responsabile. «È la terza volta – ha sottolineato Voce – che con una scusa diversa Eni prova a lasciare i rifiuti sul territorio: ci ha provato con la proposta della discarica di Giammiglione, ci ha riprovato con il progetto degli impianti di confinamento e ci riprova adesso. Eppure il Pob lo hanno approvato loro, non glielo abbiamo imposto noi. E’ arrivato il momento di dire basta!». Aramini ha poi ricordato che la Regione porterà avanti la decisione che sarà presa dai territori e che in ogni caso è la conferenza dei servizi l’unico tavolo dove si potrà parlare di una qualsiasi variazione, ma c’è da fare chiarezza: sulle competenza, sul Sin e sul Paur. «Bisogna innanzitutto – ha sottolineato – chiarire alcuni punti della vicenda e poi non possiamo, dopo 25 anni, ancora stare qui a parlare del progetto di bonifica, a quest’ora il progetto doveva già essere realizzato». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro