Evangelista Russo sarebbe incapace di affrontare il processo. Così ha concluso la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’assise d’Appello sul 72enne ritenuto il mandante dell'omicidio di Francesco Rosso, il macellaio 35enne ucciso il 14 aprile 2015 a Simeri Mare. Ieri è stato sentito in aula il perito che era stato incaricato dalla Corte di verificare la capacità di Evangelista Russo di affrontare il dibattimento ma anche di comprendere se fosse capace di intendere e volere al momento dell'omicidio. La decisione dei giudici aveva di fatto accolto l’istanza della difesa, gli avvocati Massimo Scuteri e Pietro Funaro, che avevano depositato una corposa documentazione. Il perito ha concluso per l’incapacità di Russo a stare a processo, mentre sarebbe stato capace di intendere e volere al momento del fatto. L’udienza è stata aggiornata al 9 maggio quando sono previsti gli interventi delle parti. Solo dopo i giudici renderanno nota la loro decisione sul futuro processuale del 72enne.
Nel marzo 2022 la Corte d’Assise aveva inflitto la pena dell’ergastolo a Evangelista Russo, a Francesco Mauro 42 anni che avrebbe materialmente consegnato la pistola Luger calibro 9 al killer; a Gregorio Procopio, 56 anni, e al figlio Antonio di 32 anni, entrambi di Botricello. La pena a 24 anni di carcere era stata invece comminata a Vincenzo Sculco, trentenne di Andali.
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