Palazzo Morelli resta nelle mani del ministero della Cultura che così potrà destinarlo a sede della Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro. Lo ha stabilito il Tar di Catanzaro che ha rigettato il reclamo della società "Beni Stabili e Gestioni" che chiedeva l'annullamento del decreto 165 col quale, il 2 marzo 2022, il Mic dispose l'acquisto dell'immobile di via Risorgimento dalla famiglia Morelli.
La società ricorrente, che il 27 gennaio 2022 aveva comprato il fabbricato, contestava il diritto di prelazione esercitato dal dicastero. Infatti, trattandosi di un bene di interesse storico culturale, che in passato ha ospitato anche il Museo archeologico, la società aveva comunicato alla Soprintendenza l’atto di trasferimento di Palazzo Morelli. Ma nelle settimane successive, il ministero della Cultura decise di acquisire l'immobile a titolo di prelazione strappandolo al privato. Da qui il contenzioso davanti ai giudici amministrativi che però hanno definito il ricorso contro il diritto di prelazione che aveva permesso l’acquisizione da parte del Mic, «infondato».
La sentenza
«Il ministero – si legge nella sentenza – ha motivato l’esercizio della prelazione sulla base della proposta della Soprintendenza» alla luce «delle caratteristiche e della consistenza dell’immobile» da «adibire a sede della Soprintendenza» che al momento opera nell'edificio ex Lazzaretto del Comune di Crotone.
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