«Gli omicidi di Toro Seduto e Mico Rota Liscia sono stati degli avvertimenti alla criminalità rom del capoluogo calabrese, per ricordargli che Isola comanda tutto». È questo uno dei passaggi più importanti della lunga requisitoria fatta ieri dai pm Paolo Sirleo e Debora Rizza nel processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta sul cosiddetto “Clan degli zingari”. Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Sirleo ha ricostruito il salto di qualità della criminalità rom e il tentativo di rendersi autonoma dalla cosca Arena. Ha individuato, nella sua ricostruzione, due momenti di forte frizione culminati con gli omicidi di Domenico Bevilacqua (detto Toro Seduto) avvenuto nel giugno del 2015 e di Domenico Vecceloque (detto Mico Rota Liscia) avvenuto nel febbraio del 2017. Per il pm Sirleo gli elementi emersi mostrano la cosca «Passalacqua-Bevilacqua come una cellula della consorteria di Isola Capo Rizzuto che ha acquisito nel tempo una certa autonomia». A fare da trait d’union tra i rom di Viale isonzo e le cosche isolitane sarebbero stati, nella ricostruzione del pm, Mario Gigliotti e Santo Mirarchi, ora collaboratore di giustizia. Parlando di quest’ultimo il magistrato ha sottolineato l’affidabilità delle sue dichiarazioni. Sirleo ha poi evidenziato che si tratta di una criminalità spietata e capace di penetrare nel tessuto economico della città: «Interi pezzi del territorio della città di Catanzaro - ha spiegato Sirleo - sono stati sottoposti per anni alle intimidazioni poste in essere da una vera struttura organizzata, da un gruppo armato».
Le richieste
Arrivano nel pomeriggio al termine di una lunga requisitoria le richieste della Dda per i 45 imputati nel processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta sul cosiddetto “clan degli zingari”. In particolare i pm hanno chiesto nei confronti di Cosimo Abruzzese, di Sellia Marina, 12 anni; Domenico Amato, di Catanzaro, 12 anni e 6 mila di multa; Cosimo Berlingiere, di Catanzaro, 12 anni e 6mila euro di multa; Giuliana Berlingiere, di Catanzaro, 10 anni e 6mila di multa; Massimo Berlingiere, di Catanzaro, 14 anni; Luciano Abbruzzese, di Catanzaro, 2 anni e 8 mesi, 3mila euro di multa; Luciano Bevilacqua, di Catanzaro 20 anni; Ernesto Bevacqua, di Catanzaro, 20 anni; Armidio Bevilacqua, di Catanzaro, 10 anni; Cosimo Bevilacqua, di Catanzaro, 2 anni, 9 mesi e 20mila euro di multa; Fabio Bevilacqua, di Catanzaro, 12 anni e 30mila euro di multa; Massimo Bevilacqua, di Catanzaro, 20 anni; Michele Bruno, di Cutro, 10 anni; Maurizio Bevilacqua, di Catanzaro, 10 anni e 2 mesi; Stefania Bevilacqua, di Catanzaro, 13 anni e 1 mese di reclusione; Antonio Delisi, di Catanzaro, 10 anni e 5 mesi; Francesco Galeota, di Catanzaro, 9 anni e un mese; Mario Gigliotti, di Petronà, 8 anni e 6mila euro; Antonella Iuliano, di Catanzaro, 4 anni, 2 mesi e 18mila euro di multa; Alfonso Lanatà, di Cutro, 8 anni; Leonardo Gaetano Lerose, di Cutro, 6 anni e 4mila euro di multa; Luigi Mancuso, di Catanzaro, 7 anni e 6 mesi; Santo Mirarchi, di Catanzaro, 4 anni e 8 mesi; Vincenzo Marchio, di Catanzaro, 1 anno, 8 mesi e 14mila euro di multa; Antonella Passalacqua, di Catanzaro, 6 anni; Antonio Passalacqua, di Catanzaro, 8 anni e 10 mesi; Domenico Passalacqua, di Catanzaro, 20 anni; Domenico Passalacqua, (51 anni) di Catanzaro, 20anni; Francesca Passalacqua, di Catanzaro, 9 anni e 2 mesi di reclusione; Giosuele Passalacqua, di Catanzaro, 10 anni e 6 mesi; Luciano Passalacqua, di Catanzaro, 5 anni e 4 mesi; Andrea Pelle, di Santagata del Bianco, 6 anni e 5 mesi; Emanuel Ribecco, di Cutro, 10 anni e 40mila euro di multa; Vincenzo Ribecco, di Cutro, 4 anni e 40mila di multa; Ivan Salvatore Rossello, di Catanzaro, 10 anni; Domenico Sacco, di Catanzaro, 10 anni; Andrea Schicchitano, di Catanzaro, 6 anni e 10 mesi; Bartolomeo Scordo, di Bianco, 10 anni e un mese; Vincenzo Talarico, di Sellia Marina, 8 anni; Angela Tropea, di Cropani, 6 anni e 26mila euro di multa; Luigi Pereloque Vecceloque, di Caraffa, 20 anni; Fabrizio Veneziano, di Catanzaro 8 anni e 20mila euro di multa; Leonardo Vonella, di Girifalco, 10 anni e 2 mesi. Le richieste di assoluzione hanno invece riguardato Francesco Bevilacqua, di Gioia Tauro e Dante Mannolo, di Cutro.
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