I prossimi 8 e 9 giugno, in occasione delle elezioni amministrative, i cittadini di Melissa, comune del crotonese che conta 3.200 abitanti, non andranno a votare per eleggere sindaco e consiglio comunale. Allo scadere del termine fissato per le ore 12 di oggi, infatti, non è stata presentata alcuna lista nonostante i candidati a sindaco, Raffaele Falbo ed Edoardo Rosati, le avessero già pronte. La decisione di non consegnare le liste scaturisce dalla situazione di incertezza che peserebbe sul futuro Consiglio comunale sul quale pende la spada di Damocle di un possibile scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il 9 novembre dello scorso anno, infatti, il prefetto di Crotone ha disposto l’invio della commissione d’accesso antimafia al Comune di Melissa a seguito dell’indagine che coinvolge il sindaco Raffaele Falbo, attualmente sotto processo per concussione aggravata dalla volontà di agevolare i sodali della cosca di Cirò. L’attività della commissione di accesso si è conclusa proprio alla vigilia della presentazione delle liste ma serviranno almeno tre mesi per conoscere l’esito del procedimento, dal momento che ora il prefetto di Crotone ha 45 giorni di tempo, sentito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica competente per territorio, per inviare al ministro dell’interno una relazione nella quale si dà conto della eventuale sussistenza di elementi di infiltrazione mafiose. L’eventuale scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione del prefetto. Ne consegue che i tempi per conoscere la decisione del ministro sull'eventuale scioglimento del consiglio comunale di Melissa coinvolgono, suo malgrado, anche la prossima amministrazione comunale. Per questo i due gruppi che hanno lavorato in questi mesi alla composizione delle candidature hanno deciso di non presentare le liste anticipando, di fatto, il commissariamento dell’ente. I due candidati a sindaco erano gli stessi di 5 anni fa: l’uscente Raffaele Falbo e il capogruppo di minoranza Edoardo Rosati. «La presenza della commissione d’accesso e l’assenza di un atto conclusivo dell’attività svolta dalla stessa, ci obbligano, con estremo malincuore, a metterci da parte» ha dichiarato il sindaco in carica Raffaele Falbo che, riguardo alla vicenda giudiziaria che lo coinvolge, sostiene che «la magistratura farà chiarezza». Falbo afferma che «il desiderio di proseguire e completare un programma ed un impegno politico-amministrativo limitato dalla crisi pandemica, si è scontrato con il senso di responsabilità ed il rispetto nei confronti delle Istituzioni e della magistratura, che da sempre hanno caratterizzato la mia persona nonchè - conclude - quella di tutti i componenti di maggioranza del Consiglio comunale».