Serviranno approfondimenti e analisi da racchiudere in una relazione per definire il quadro complessivo di Parco Romani, il mega immobile abbandonato del quartiere Sala sul quale Palazzo De Nobili si è attivato per provare a individuarne il possibile recupero. Il sopralluogo tecnico deciso nella passata settimana dal tavolo tecnico politico si è svolto nei giorni scorsi, con la partecipazione di esponenti municipali, tecnici e rappresentanti dei piccoli proprietari; con la vicesindaca Giusy Iemma, il consigliere Gianni Costa e il dirigente delle Grandi opere Giovanni Laganà anche gli avvocati Francesco Sacchi e Rosanna Amendola. All’esito del sopralluogo bocche comunque cucite. Un atteggiamento prudenziale che viene spiegato con la necessità di non gettare in una ridda di ipotesi possibili idee che, se ben sviluppate senza troppe pressioni, potrebbero in effetti portare a un risultato concreto atteso da oltre dieci anni. Quello che sarebbe dovuto essere un centro direzionale e commerciale è oggi uno scatolone vuoto, devastato da ladri e vandali oltre che dal degrado. Gli spazi a disposizione sono enormi, su più livelli: i parcheggi nei livelli seminterrati, la piastra alimentare al pianterreno assieme alla parte commerciale, gli uffici e studi professionali ai livelli superiori. Si tratta di un edificio dal grande potenziale ma sul quale si cerca di sviluppare un’idea coerente e complessiva, senza spacchettamenti che ne indebolirebbero probabilmente l’azione di recupero. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro