Sono trascorsi tre anni da quando la strada principale della frazione San Pietro è collassata. Da allora i cittadini, che attendono la messa in sicurezza dell’arteria, sono costretti a usare un percorso alternativo poco sicuro, che attraversa una vecchia mulattiera. I disagi sono all’ordine del giorno, soprattutto per anziani e persone fragili. San Pietro è ormai completamente isolata, tant’è che i residenti hanno deciso di inviare al sindaco Maria Limardo, al presidente della Regione Roberto Occhiuto e al prefetto Paolo Grieco, una lettera aperta in cui denunciano l’incresciosa situazione. «Premesso che la figura del primo cittadino - si legge nell’esposto - è simile a quella del buon padre di famiglia, che ascolta e aiuta i cittadini al fine di migliorare la vita della comunità, è inconcepibile continuare ad utilizzare un percorso alternativo, che sarebbe dovuto essere provvisorio e che invece è privo delle più elementari norme di sicurezza. Per altro, a una sola corsia e con curve a gomito». Ma quel che fa più rabbia agli abitanti è il fatto che il cantiere aperto per la riqualificazione della strada crollata è stato sospeso «per aprirne un altro a Longobardi per la realizzazione di un parco giochi, a quanto pare più importante».
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