Catanzaro, presunta violenza sessuale su due studentesse: sgomento a scuola. Il prof. arrestato nega le accuse
Il luogo dove apprendere e socializzare, si era trasformato in un posto in cui non si sentivano più al sicuro. La paura di trovarsi da sole nel corridoio, la difficoltà a dire di no davanti a quelle “attenzioni” non richieste. È l’inferno che due studentesse sarebbero state costrette a vivere a scuola e che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di un professore. L’ipotesi di accusa è pesantissima violenza sessuale su minori. Il procedimento giudiziario ha avuto inizio quando due studentesse di un istituto superiore del capoluogo calabrese hanno trovato il coraggio di raccontare al dirigente scolastico l’insopportabile disagio con cui erano costrette a vivere tra le mura dell’istituto. Avrebbero raccontato alcuni episodi che avevano come protagonista un professore. A quel punto immediata è scattata la segnalazione alle forze dell’ordine. I Carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno subito avviato i necessari accertamenti per ricostruire i fatti. Dopo aver ricevuto la denuncia delle due ragazzine minorenni, i militari dell’Arma avrebbero anche raccolto la testimonianza di altre persone. Il coordinamento dell’attività investigativa è stato assegnato alla sostituto procuratore Graziella Viscomi. Raccolti tutti gli elementi, la pm ha inoltrato la richiesta di una misura cautelare all’ufficio gip del Tribunale di Catanzaro. Dopo il vaglio degli elementi raccolti il gip Fabiana Giacchetti ha disposto gli arresti domiciliari per il docente. Il 5 maggio i carabinieri hanno notificato l’ordinanza di misura cautelare all’uomo. Nei giorni scorsi è comparso davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia assistito dall’avvocato Donatella Montesano. Il professore ha contestato la ricostruzione della Procura, spiegando che le attenzioni rivolte alle studentesse non avrebbero avuto alcuna finalità sessuale. Per il momento l’uomo si trova ancora recluso agli arresti domiciliari, ma la difesa ha già presentato ricorso al Tribunale del Riesame e si attende che venga fissata l’udienza. Secondo quanto è stato possibile apprendere, le ragazze hanno raccontato di contatti fisici non richiesti, carezze, abbracci che avrebbero travalicato i confini del consentito. Vere e proprie molestie secondo il racconto delle ragazze fornito ai vertici dell’istituto prima e agli inquirenti poi. Naturalmente le indagini non sono affatto concluse, il professore indagato assieme al suo legale difensore potrà presto fornire la sua versione dei gravi fatti contestati tentando di chiarire quanto avvenuto tra le mura dell’istituto scolastico. Nel frattempo la notizia dell’arresto ha suscitato sgomento nel capoluogo calabrese. Colpiti soprattutto i colleghi del professore sotto accusa e gli alunni di quella scuola. Le lezioni comunque, stando a quanto si è appreso, stanno proseguendo regolarmente. In attesa che tutti i contorni della vicenda vengano chiariti, ai vertici dell’istruzione scolastica spetterà il compito tutt’altro che facile di spiegare l’accaduto agli studenti dell’istituto, convincerli ad avere ancora piena fiducia nella scuola e nel suo personale. Stare accanto alle due ragazze che hanno denunciato e ai loro compagni deve essere adesso la priorità.