Non ci saranno funerali pubblici per Leoluca Lo Bianco, 64 anni, di Vibo Valentia, detto «U Rozzu», ritenuto esponente di spicco dell’omonimo clan che ha la sua base operativa nella città capoluogo di provincia. E’ stata la Questura di Vibo Valentia a vietare i funerali per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Leoluca Lo Bianco, condannato anche in appello a 12 anni di reclusione nel processo nato dall’operazione Rinascita Scott (troncone con rito abbreviato), è deceduto all’ospedale Jazzolino di Vibo. Dopo essere stato arrestato nella maxioperazione scattata nel dicembre 2019, nel giugno 2021 era passato agli arresti domiciliari per motivi di salute. In precedenza aveva scontato una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa rimediata al termine dell’operazione antimafia denominata «Nuova Alba». Sul conto di Leoluca Lo Bianco aveva, da ultimo, reso dichiarazioni il collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena che l’aveva collocato tra i personaggi più influenti e pericolosi del clan Lo Bianco, capace di creare tensioni e contrasti nell’ambito della stessa cosca e mantenere al contempo rapporti privilegiati con il boss Diego Mancuso di Limbadi, per come emerso nell’operazione antimafia denominata Olimpo.