In Karol Betania i sindacati sono apparentemente divisi. Da un lato c’è l’Usb, che dopo un incontro in Prefettura ha revocato lo stato d’agitazione (ma può farlo solo per i suoi iscritti, che sono una esigua minoranza, meno di dieci persone). Dall’altro la triplice, cioè Cgil, Cisl e Uil, che dopo la nota dell’Unione sindacale di base ha scritto al prefetto Ricci per confermare il mantenimento dello stato d’agitazione per i propri tesserati (che al contrario sono la stragrande maggioranza dei lavoratori). L’Usb ha incontrato a Palazzo di Governo l’amministrazione di Karol Betania venerdì scorso, 24 maggio. Sul tavolo, l’obiettivo «di scongiurare possibili scioperi nella struttura sanitaria catanzarese» cui ha fatto seguito «il verbale di impegno di pagamento da parte dell’amministratore di tutti gli arretrati al personale sanitario». Per il sindacato di base, infatti, con l’amministratore delegato della società, Marco Zummo, «finalmente si è giunti a un accordo per la definitiva chiusura degli stipendi arretrati e quindi stare in linea con il salario mensile, secondo quanto stabilito e sottoscritto dall’amministratore, ove lo stesso è certo che dall’inizio del prossimo mese migliori la situazione di liquidità della Karol». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro