«…Mi ha chiamato la Forestale, mi ha chiamato la Finanza e ora ho un processo perché mi hanno affiliato alla cosca dei Gallace, che io nemmeno conosco. Sti figli di p... Con i Gallace». A parlare così era Vincenzo Rizza, ascoltato dagli inquirenti nel corso delle indagini che hanno portato all’emissione dell’ordinanza di misura cautelare, eseguita due mattine fa dai carabinieri della Compagnia di Girifalco, nei confronti di 13 persone, fra cui appunto Rizza, indagate per spaccio di droga. Rizza temeva di essere arrestato, per via dei controlli a cui era stato sottoposto, e aveva confidato i suoi timori a due suoi conoscenti ai quali aveva anche “confessato” di trafficare stupefacenti. «Sono amico con Vincenzo – si sfogava di Rizza – ma mi hanno affiliato con la cosca dei Gallace mi hanno mandato 30 pagine di fascicolo. Io ho già 2 anni e 4 mesi di pena sospesa se mi danno pure 8 mesi passo i tre anni e me li devo fare tutti. Se mi incollano 7 mesi mi devo fare due anni di galera senza motivo. Hai capito perché devo stare tranquillo e non voglio che nessuno sappia niente». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro