Catanzaro, incendi e minacce per essere assunto: arresti domiciliari per un 29enne di Chiaravalle
Tentata estorsione e incendio, con queste accuse è stato arrestato, su ordinanza del gip di Catanzaro, il 30enne Vittorio Gualtieri di Chiaravalle Centrale. Vittima un imprenditore edile della provincia di Catanzaro e titolare di uno stabilimento balneare finito nel mirino dell'indagato che avrebbe preteso di essere assunto in una delle attività. L’indagine ha preso avvio dopo che i carabinieri erano dovuti intervenire per un furgone fiamme. Gli accertamenti compiuti sul mezzo hanno consentito di far emergere la natura dolosa del rogo. A quel punto gli investigatori dell'Arma hanno ascoltato il proprietario del mezzo, un imprenditore. Durante il primo colloquio con i carabinieri la vittima ha sostenuto di non aver mai subito minacce, spiegando però di aver avuto delle discussioni con un suo collaboratore. Ha raccontato un episodio avvenuto a Catanzaro dove la ditta dell'imprenditore era impegnata in alcuni lavori di ristrutturazione. In questa circostanza tra i due sarebbe sorto un litigio, la vittima avrebbe lamentato ritardi nello svolgimento dei lavori e Gualtieri, che pretendeva di essere assunto stabilmente con contratto, dapprima avrebbe inveito verbalmente per poi aggredirlo colpendolo al volto con un pugno e un calcio, strattonandolo, spingendolo con forza. La vittima ha riferito anche di altri particolari. In un’altra occasione gli aveva raccontato di essere imparentato con personaggi di spicco della criminalità organizzata locale senza mai riferirne il nome. Inquietante il tenore di alcune frasi che sarebbero state pronunciate dall’indagato nei confronti della vittima: «Non ti stupire se qualche giorno di questi ti fa sparire. Vuoi vedere che non ti faccio aprire il lido? Ho avuto dei precedenti, se voglio torno a fare quello che facevo prima, ti brucio il furgone. Ricordati che ho le amicizie giuste». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro