«Opacità» e conflitto di interessi nell’assegnazione del bando sui progetti per la realizzazione di punti di facilitazione digitale finanziato con fondi del Pnrr. Lo sostiene il Tar di Catanzaro nella sentenza in cui ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Francesco Pitaro nell’interesse di Arci Catanzaro contro il Comune di Catanzaro. L’Arci Catanzaro ha chiesto alla giustizia amministrativa di annullare la graduatoria nella parte in cui erano stati ammessi due progetti (per 90mila euro) della Aps Digital@b Mia di Enrico Mazza. Secondo l’associazione ricorrente la società doveva essere esclusa in quanto il legale rappresentante Enrico Mazza è risultato essere anche consulente del Comune di Catanzaro. Per Arci si sarebbe trattato quindi di un macroscopico conflitto di interessi. Nel ricorso si è evidenziato che l’esistenza del conflitto di interesse è comprovato dal sito internet del Comune di Catanzaro in cui il sindaco Fiorita presenta Enrico Mazza come proprio consulente, dalle locandine elaborate dal Comune di Catanzaro in cui si è dato atto della presenza agli incontri organizzati dal Comune di Catanzaro di Mazza come consulente del Comune e dalle stesse dimissioni rassegnate dal Mazza dall’incarico di consulente.
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