La Corte di Assise d’Appello di Catanzaro ha confermato, con propria sentenza, la condanna all’ergastolo per Francesco Olivieri, detto Ciko, reo di duplice omicidio e altri reati. L’organo di giustizia catanzarese, ha in sostanza, preso atto della sentenza di annullamento con rinvio pronunciata dalla Cassazione nel gennaio 2023, disponendo una nuova perizia psichiatrica per l’imputato. Nuova perizia dalla quale, tuttavia, non sarebbero emersi elementi tali da poter indurre i giudici a rimodulare la precedente sentenza in quanto Ciko, nel programmare e portare avanti il suo percorso di vendetta, sarebbe stato pienamente in condizione di intendere e di volere. Da qui il nuovo pronunciamento che lascia la condanna inalterata, ma che, nel contempo, non pare abbia convinto gli avvocati difensori Giovanni Piccolo e Francesco Schimio del Foro di Vibo.
Tutto accade il pomeriggio dell’11 maggio 2018 allorchè Cicko entra in azione tra Limbadi e Nicotera seminando paura e morte. Uscito di casa, carica fucile e cartucce in macchina e dalla periferia si dirige verso il capoluogo. Nell’elenco delle persone da intercettare ci sono Michele Valarioti e Giuseppa Mollese. Il giovane operaio percorre la strada che porta nel quartiere San Francesco, raggiunge il palazzo in cui abita Valerioti, bussa alla sua porta ed entra scaraventando per terra la moglie. Contro l’anziano esplode tre colpi di fucile che non gli danno scampo. Ma non finisce qui. Ciko lascia il quartiere San Francesco e imbocca via Nuovo Liceo dove abita Giuseppa Mollese. La raggiunge in casa; un altro colpo di fucile e per la pensionata non c’è scampo.
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