S.Anna Hospital di Catanzaro, revocato accreditamento. Fiorita: "Pronto a guidare la protesta"
L’ufficio del commissario per la sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha preso atto della decadenza dell’accreditamento del S.Anna Hospital di Catanzaro, considerato fino a pochi anni addietro fra i poli di cardiochirurgia più importanti del Mezzogiorno. Nel decreto firmato da Occhiuto e visionato dall’AGI si rileva che la struttura sanitaria privata, «con pec del 01/02/2022, prot. n. 66563 del 10/02/2022, integrata dalla nota del 03/02/2022, prot. n. 66574 del 10/02/2022», ha comunicato la sospensione delle attività sanitarie «per carenze organizzative». L’ufficio del commissario prende atto «che il rappresentante legale pro tempore in data 11 settembre 2023 ha inviato tramite pec, assunta al prot. n. 392574 di pari data, l’istanza di rinnovo accreditamento senza allegare alcuna documentazione e che, in pari data, il competente settore del Dipartimento Salute e Welfare ha comunicato l’irricevibilità della richiesta in quanto priva di documentazione». In data 11.09.2023 - si legge - è stata acquisita la nota, nella quale il rappresentante legale della struttura comunicava «di aver rispettato le prescrizioni del modello informatico (MOD 6), il quale non contemplava l’allegazione di documentazione e rivendicava per la comunicazione dell’irricevibilità dell’istanza di rinnovo accreditamento un avvio di procedimento con indicazione del responsabile. Con nota del 13.09.2023, - si osserva - il competente settore controdeduceva in merito ai rilievi «ed esplicitava - si legge - che la comunicazione effettuata non pregiudicava la riproposizione dell’istanza, corredata da documentazione necessaria, ai fini della presa in carico e dell’avvio dell’istruttoria». Con pec del 14.09.2023, l’amministratore unico comunicava «che, in forza dei pregevoli chiarimenti, avrebbe inoltrato la documentazione indicata al settore competente del Dipartimento Salute e Welfare, a tutt'oggi non pervenuta». L’ufficio del commissario, «atteso che in forza di sentenza n. 30/2023 emessa dal Tribunale di Catanzaro in data 16/12/2023 la struttura è stata sottoposta a liquidazione giudiziale con nomina del Curatore» e «che per gli anni 2023 e 2024 la struttura sanitaria Villa S. Anna Spa non ha adempiuto alla trasmissione annuale della documentazione prevista, non essendo pervenuta la documentazione necessaria per avviare l’istruttoria di rinnovo accreditamento», fa rilevare di avere inviato, il preavviso di revoca dell’accreditamento, soggetto a rinnovo ogni tre anni, «sulla base di apposita istanza avanzata dal rappresentante legale». Nel decreto si osserva pure che il curatore ha inviato le pec del 04/05/2024, 08/05/2024 e 14/05/2024, «quali controdeduzioni al preavviso di revoca, con richiesta di sospensione della procedura di revoca dell’accreditamento, trasmettendo il provvedimento del Giudice Delegato del Tribunale di Catanzaro del 07/05/2024 con cui è stato autorizzato l’esperimento della procedura competitiva mediante asta pubblica per l’individuazione dell’affittuario del compendio aziendale della società sottoposta a liquidazione senza comunque fornire, nei termini fissati, la documentazione richiesta ai fini del rinnovo dell’accreditamento». Ritenuto che «la non pertinenza delle osservazioni rispetto agli effetti della mancata trasmissione documentale esclude la loro rilevanza ai fini del provvedimento finale», il commissario fa rilevare «di dover prendere atto dell’intervenuta decadenza dell’accreditamento della Casa di Cura «Villa S. Anna Spa» con sede legale e operativa nel Comune di Catanzaro in Viale Pio X, n. 111, per carenza di un presupposto necessario rappresentato dall’istanza completa della documentazione».
Fiorita: "Dobbiamo capire come stanno le cose. Si dica se si vuole rilanciare l'azienda o se se ne vuole decretare la morte"
"Se dovesse essere confermata la notizia della revoca degli accreditamenti - scrive in una nota il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita - vantati dal Sant’Anna Hospital con il Sistema Sanitario Regionale, si chiuderebbe ogni ragionevole possibilità di cedere il ramo aziendale e, quindi, di riaprire questa importante struttura. Si dica, una volta per tutte, se si vuole rilanciare un’azienda sanitaria di eccellenza, salvaguardando i diritti dei lavoratori, oppure se ne vuole decretare la morte. E’ del tutto evidente che, senza gli accreditamenti, il Sant’Anna diventerebbe una scatola vuota e, quindi, verrebbe meno l’interesse di qualsiasi gruppo imprenditoriale in grado di rilanciarlo. Diventerebbe quasi inutile anche la seconda asta che il curatore fallimentare è sul punto di indire, dopo che la prima è andata deserta. Dobbiamo capire come stanno le cose. Posso solo dire che, come sempre, sarò dalla parte dei lavoratori e dei sindacati, pronto a guidare la protesta per pretendere che si trovino le soluzioni più opportune per favorire il trasferimento del ramo aziendale a chi ha le competenze e le forze economiche per salvare l’esistente e rilanciare il ruolo che il Sant’Anna Hospital ha avuto nel sistema sanitario del Capoluogo".